domenica 4 dicembre 2011

La domenica al Bar Gambarotta#1

Ecco una di quelle famose... Storie. Ecco un altro di quei posti magici con i quali instauro un legame particolare, viscerale e profondo. Questo luogo, con il suo essere per me così speciale, vince un appuntamento fisso attraverso il quale allieteremo le nostre domeniche.


Un'amica che conosce le mie passioni, quando scoccò la scintilla con il Bar di Gambarotta (minuscola località in una sperduta frazione di uno fra i tanti anonimi comuni di montagna del nostro paese) mi regalò questo passaggio, tratto dal libro "Il gioco dell'angelo" di Carlos Ruiz Zafon:

"La casa è disabitata da un certo tempo e questo comporta sempre dei piccoli problemi." Io a stento gli prestavo attenzione. Avevo sognato tante volte quel posto passandoci davanti che quasi non mi accorgevo dell'aura funebre e oscura che lo possedeva. Avanzai lungo il corridoio principale, esplorando stanze in cui i vecchi mobili giacevano abbandonati sotto una spessa cappa di polvere. Su un tavolo c'erano ancora una tovaglia sfilacciata, un servizio di piatti e un vassoio di frutta e fiori pietrificati. I bicchieri e le posate erano ancora lì, come se gli abitanti della casa si fossero alzati a metà della cena. Gli armadi erano ricolmi di vestiti logori, capi scoloriti e scarpe. C'erano interi cassetti zeppi di fotografie, occhiali, penne e orologi. Ritratti velati di polvere ci osservavano dai comò. I letti erano rifatti e coperti da un velo bianco che brillava nella penombra.

Perfetta sintesi! Non ho bisogno, per ora, di aggiungervi altro! Buona Domenica!

3 commenti:

  1. E no, non puoi lasciarci così, a metà della descrizione. I bicchieri erano stati lavati ed appoggiatilì per essere asciugati oppure avevano ancora un dito di vino?

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  2. prendo un grembiule, un foulard e arrivo!

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