Prometteva bene quando lo intravidi una sera, adagiato sul fianco, nella fossa per la raccolta delle acque alle spalle del cassonetto di Salviano. E continuava a promettere bene anche dopo aver trascorso un inverno sotto un telo di plastica in mezzo al campo dove un tempo sorgeva il mio magazzino. Aveva quindi superato il cijecam-test di tolleranza: saper aspettare pazientemente il momento per ricevere le giuste attenzioni.
Era diventato nido di formiche, quindi una volta rimosso il fango è stato disinfestato, poi levigato, fornito di ripiani e di nuovi cassetti, verniciato e vestito (senza ovviamente aver acquistato neanche mezzo metro di stoffa o di legno!)
Accompagnato da un pensile (costruito con le tavole recupaerate dalla ex-testata del mio letto!) in un azzurro vagamente ispirato da Ilaria, abitato da un passerotto alla Andersen, è infine diventato fiero panorama dalla mia finestra del soggiorno!
Che ve ne pare?!
Non c'è che dire, gli hai dato nuova vita!
RispondiEliminaBravo :-)
Serena
Meraviglioso!
RispondiEliminaSono felice per le ispirazioni, il risultato e' 100% cijecam!! ;-)
è proprio tanto tanto tanto bello!
RispondiEliminaIl racconto del vostro incontro è terribilmente romantico e allo stesso tempo drammatico, un mix di romanzo rosa e giallo .....cime tempestose e delitti di provincia....bello l'inizio e bellissima la fine.
RispondiEliminabellissimo Fra, ottimo lavoro, sta proprio bene!
RispondiEliminavale
:)))
RispondiEliminaBellissimo!!
RispondiEliminaBravo Francesco! anche perchè non hai comprato proprio niente!!! e non è sempre così facile resistere alla tentazione!
RispondiEliminaCiao
Laura A.A.
Continua a stupirci, Fra!
RispondiEliminaAdoro!!!
RispondiEliminama non riesco a commentare con l'account google . ggrrrrrrrr
:)
RispondiEliminaSemplicemente meravigliosa... complimenti Francesco
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