Destinazione uno fra i punti più panoramici della nostra città. La cima di un monumento abbandonato da oltre sessant'anni (obbrobrioso e del quale ometterò le origini) dalla quale l'occhio spazia dal mare della costa a sud di Livorno, all'arcipelago toscano, alla città di Livorno tutta, alla piana pisana fino alle Alpi Apuane e nelle giornate più terse alla costa ligure.
Uno spettacolo per gli occhi e per la mente... dieci minuti in auto, lo slalom tra i rifiuti e i resti di vandalismi, una scalinata ripida che si inerpica fino ai 20 metri del tetto ed eccoci, a un passo dal cielo... con un dito sei nel sole, con l'altro nell'azzurro del mare, con una mano accarezzi gli alberi, con l'altra la roccia dei monti.
Il piumino Daunenstep ritrova, per me, un po' della freschezza della sua montagna, quassù.
Un attimo di smarrimento... come si fa in una fotografia a tradurre tutto ciò che gli occhi scorgono da quassù? ...rompiamo il ghiaccio e... inizio a fare il cretino! Concedetemelo, ma se si tratta di fotografarmi non posso prendermi troppo sul serio!
Poi la batteria della digitale si scarica, Beatrice rimane al palo, "Sei venuta fin quassù coi tacchi per niente... :)"
Da qualche giorno per tutta la penisola si vedono persone mattacchione giocare con un piumino DaunenStep ...
RispondiEliminaAvrei pagato per una foto della suddetta signorina in tacchi!!!
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