martedì 27 settembre 2011
lunedì 26 settembre 2011
Oh WHAT A LINK! - E' sempre l'ora di MariaLaura's home
I più attenti si saranno accorti che da un paio di lunedì non sto scrivendo niente. Non che mi manchino persone geniali da ammirare... ma se sono nati come link pigri un motivo ci sarà!!!
La dura realtà è che, invece -lo devo ammettere-, i lunedì pigri sono sempre zeppi di cose da fare... poi mi sto rivelando un pianificatore patologico, che nel pensare a pianificare una cosa, la cosa passa e io non l'ho fatta!
Così stasera mentre pensavo che a furia di pensare alla sound week, lunedì ormai volgeva al termine e la sound week sarebbe stata la next week.... ho perso il filo...
insomma pensa che ti ripensa ho realizzato che c'è un'altra fra le mie web-conoscenze della quale ogni occasione è buona per poterne parlare... una di quelle web-conoscenze che su cijecam re-design stanno sempre bene, vanno su tutto come il... ditelo voi non sono esperto di moda...
Eccovi il link di questa settimana: la pagina Flickr di Maria Laura e nella fattispecie il suo album "Home sweet home"!... oh perchè hai voglia montarsi la testa a fare i modelli, gli scrittori, gli architetti... qui di mobili si parla!!
Nella mansarda di Maria Laura regnano i colori, la luce e i tocchi vintage. E' una casa divertente dove vincono le soluzioni ironiche, gli stimoli frizzanti e i mobili di recupero! Adoro il cassettone deco' colorato di giallo... lo tengo "come le cose sante" nella cartella inspirescion!!
E poi ogni accostamento di colore, anche il più audace, è perfetto... ogni dettaglio è spontaneo e azzeccatissimo... niente è di troppo, niente manca... mi piace proprio dall'inizio alla fine!
Trovate tante foto interessanti anche su questo album Facebook di Maria Laura, dal quale ho tratto molte delle immagini in questo post!
La dura realtà è che, invece -lo devo ammettere-, i lunedì pigri sono sempre zeppi di cose da fare... poi mi sto rivelando un pianificatore patologico, che nel pensare a pianificare una cosa, la cosa passa e io non l'ho fatta!
Così stasera mentre pensavo che a furia di pensare alla sound week, lunedì ormai volgeva al termine e la sound week sarebbe stata la next week.... ho perso il filo...
insomma pensa che ti ripensa ho realizzato che c'è un'altra fra le mie web-conoscenze della quale ogni occasione è buona per poterne parlare... una di quelle web-conoscenze che su cijecam re-design stanno sempre bene, vanno su tutto come il... ditelo voi non sono esperto di moda...
Eccovi il link di questa settimana: la pagina Flickr di Maria Laura e nella fattispecie il suo album "Home sweet home"!... oh perchè hai voglia montarsi la testa a fare i modelli, gli scrittori, gli architetti... qui di mobili si parla!!
Nella mansarda di Maria Laura regnano i colori, la luce e i tocchi vintage. E' una casa divertente dove vincono le soluzioni ironiche, gli stimoli frizzanti e i mobili di recupero! Adoro il cassettone deco' colorato di giallo... lo tengo "come le cose sante" nella cartella inspirescion!!
E poi ogni accostamento di colore, anche il più audace, è perfetto... ogni dettaglio è spontaneo e azzeccatissimo... niente è di troppo, niente manca... mi piace proprio dall'inizio alla fine!
Trovate tante foto interessanti anche su questo album Facebook di Maria Laura, dal quale ho tratto molte delle immagini in questo post!
giovedì 22 settembre 2011
EXTRA: Cijecam for Daunenstep
Martedì mattina. L'aria è tersa. La luce fresca. I temporali di ieri hanno definitivamente spazzato via l'afa estiva lasciando spazio alla primavera! Il sole di oggi è perfetto per rendere il giusto merito al piumino Daunenstep.
Convinco un'amica ad accompagnarmi... ma in realtà non ci vuole molto... Beatrice sta nella top-list dei miei avvistatori e, dove c'è da fare qualcosa che condisca l'arte ad un pizzico di follia, lei è subito dentro... "Però vestita a modo, mi raccomando!" [le dico, come se ci fosse bisogno di raccomandarsi]
Destinazione uno fra i punti più panoramici della nostra città. La cima di un monumento abbandonato da oltre sessant'anni (obbrobrioso e del quale ometterò le origini) dalla quale l'occhio spazia dal mare della costa a sud di Livorno, all'arcipelago toscano, alla città di Livorno tutta, alla piana pisana fino alle Alpi Apuane e nelle giornate più terse alla costa ligure.
Uno spettacolo per gli occhi e per la mente... dieci minuti in auto, lo slalom tra i rifiuti e i resti di vandalismi, una scalinata ripida che si inerpica fino ai 20 metri del tetto ed eccoci, a un passo dal cielo... con un dito sei nel sole, con l'altro nell'azzurro del mare, con una mano accarezzi gli alberi, con l'altra la roccia dei monti.
Il piumino Daunenstep ritrova, per me, un po' della freschezza della sua montagna, quassù.
Un attimo di smarrimento... come si fa in una fotografia a tradurre tutto ciò che gli occhi scorgono da quassù? ...rompiamo il ghiaccio e... inizio a fare il cretino! Concedetemelo, ma se si tratta di fotografarmi non posso prendermi troppo sul serio!
Poi la batteria della digitale si scarica, Beatrice rimane al palo, "Sei venuta fin quassù coi tacchi per niente... :)"
Destinazione uno fra i punti più panoramici della nostra città. La cima di un monumento abbandonato da oltre sessant'anni (obbrobrioso e del quale ometterò le origini) dalla quale l'occhio spazia dal mare della costa a sud di Livorno, all'arcipelago toscano, alla città di Livorno tutta, alla piana pisana fino alle Alpi Apuane e nelle giornate più terse alla costa ligure.
Uno spettacolo per gli occhi e per la mente... dieci minuti in auto, lo slalom tra i rifiuti e i resti di vandalismi, una scalinata ripida che si inerpica fino ai 20 metri del tetto ed eccoci, a un passo dal cielo... con un dito sei nel sole, con l'altro nell'azzurro del mare, con una mano accarezzi gli alberi, con l'altra la roccia dei monti.
Il piumino Daunenstep ritrova, per me, un po' della freschezza della sua montagna, quassù.
Un attimo di smarrimento... come si fa in una fotografia a tradurre tutto ciò che gli occhi scorgono da quassù? ...rompiamo il ghiaccio e... inizio a fare il cretino! Concedetemelo, ma se si tratta di fotografarmi non posso prendermi troppo sul serio!
Poi la batteria della digitale si scarica, Beatrice rimane al palo, "Sei venuta fin quassù coi tacchi per niente... :)"
mercoledì 21 settembre 2011
TWP - Arredo misto, brutto.
Non ve lo devo insegnare io che una mano di colore cambia completamente le cose. Ormai avete anche imparato che un mare di fango come sfondo può rendere qualsiasi oggetto fotogenico...
...e allora ogni presentazione si spreca, per questa breve carrellata di immagini di un paio fra i miei lavori di just-painting di qualche tempo fa! :)
Enjoy it!
...e allora ogni presentazione si spreca, per questa breve carrellata di immagini di un paio fra i miei lavori di just-painting di qualche tempo fa! :)
Enjoy it!
martedì 20 settembre 2011
REDECORATE #1.1 - The living plan
Finalmente si entra nel vivo del lavoro con il nostro primo progetto!
(Mi sfrego le mani!)
Prima che il complesso venisse dismesso circa una ventina di anni fa, l'appartamento (di Stefano) era adibito ad abitazione del custode. La famiglia numerosa aveva richiesto la suddivisione in numerosi ambienti e la necessità di recuperare il massimo spazio contenitivo aveva portato anche alla muratura parziale di alcune aperture.
![]() | |
Lo stato di fatto |
Tuttavia la vera forza di questo appartamento erano proprio le finestre. Progettato e ricavato nel punto più basso ed a peggiore esposizione della struttura (est e verso il muro di cinta) era stato dotato, per ovviare alla carenza di luce, di ampie finestre ad altezza maggiorata rispetto allo standard e ad ampia superficie vetrata.
La cucina poi, in quanto unico locale esposto a sud e maggiormente vissuto durante la giornata, aveva in origine un'apertura a tutta altezza di oltre due metri di estensione (ad oggi parzialmente murata).
L'apertura della cucina da ripristinare |
Le necessità di Stefano per questo appartamento si sono sposate perfettamente con il potenziale che da subito abbiamo visto in questa struttura e che avremmo voluto assolutamente riportare alla luce.
![]() |
Il progetto |
L'intervento è stato guidato da pochi semplici fondamenti:
- via l'eccessiva frammentazione
- via l'inutile corridoio lungo e stretto, del tutto inutilizzabile
- via gli ostacoli alla luce: completa riapertura di tutte le porzioni murate
- via l'inutile corridoio lungo e stretto, del tutto inutilizzabile
- via gli ostacoli alla luce: completa riapertura di tutte le porzioni murate
La demolizione di un piccolo fabbricato esterno (aggiunto e non accatastato) consente di far sfogare nuovamente sul fuori la porta ad ovest, che si trova sulla parete in faccia alla linea degli attacchi della cucina. Ciò consente di creare un nuovo ingresso dal giardino, indipendente e separato per l'accesso all'area privata della casa.
Spostando il bagno, attualmente sovradimensionato e mal sfruttato, in corrispondenza della finestra dell'attuale camera, si guadagna uno spazio di quasi 35 metri quadri da adibire a living, si recupera totalmente l'apertura del bagno parzialmente murata e aprendo completamente l'affaccio della cucina si ottiene un volume completamente illuminato e senza soluzione con l'esterno.
In pianta è suggerita una disposizione degli arredi piuttosto semplice e molto aperta. Uno spazio vocato alla convivialità, che rifiuta la separazione stereotipata delle funzioni. Come suggeriranno Ilaria domani, nella sua uscita su IDA Interior LifeStyle e Valentina venerdì su Appunti di Casa, il giusto mix di arredi selezionati in linea con lo stile di Stefano sapranno creare un ambiente libero e informale, versatile ad ogni tipo di situazione.
Seguite nei prossimi giorni gli aggiornamenti a questo post, con i link diretti al lavoro di Ilaria e Valentina. Nelle prossime settimane lo sguardo agli altri ambienti!
giovedì 15 settembre 2011
TWP - L'anima viaggiatrice
Di queste poltrone non vi sto a raccontare della loro realizzazione, della scelta del colore, delle stoffe, del modo in cui ho proceduto per farle.
Di queste poltrone mi piace infinitamente la loro anima viaggiatrice. Oddio... mi piace... mi parte tuttora un tic dell'occhio al pensiero... però vedrete che il bilancio di emozioni legato agli spostamenti di queste due Mrs Barocche è senz'altro positivo...
Viaggio n. 1: nella disperata organizzazione di un allestimento, un paio di anni fa, mancava un elemento focale... l'idea in sé era bella (magari rivista oggi un po' troppo scontata), ma a poche settimane dalla data di inizio mancava qualcosa. La risposta arrivò di lì a poco, perché ad alcune decine di metri dai contenitori dell'immondizia che ci hanno regalato l'ormai famosa Scarpiera trovai loro, due poltrone neo-barocche enormi, sporche e pesanti come un pasto mal cucinato mangiato ad un invito non gradito. Allora avevo un magazzino per il mio lavoro... nottetempo fu il viaggio n.1.
Viaggio n. 2: non trovarono facilmente pace; dapprima piovve molto quella stagione e il ricovero di fortuna sotto una tettoia non fu più sufficiente, così dopo alcuni giorni mossero dentro una vecchia stalla.
Poi l'inaspettato viaggio n. 3, funesto come l'immediato avviso di sgombero che mi portò a liberare l'intero mio magazzino nel giro di 48 ore. Le Mrs Barocche si fecero una nuova notte all'addiaccio per poi migrare verso un laboratorio di fortuna, tanto improvvisato quanto provvidenziale.
Qui finalmente trovarono le necessarie cure.
Il viaggio n.4 verso il luogo dell'installazione non ebbe mai luogo (... quando le cose nascono sotto una cattiva stella...), ma ci fu un viaggio n.5, panoramico e divertente, che ha bilanciato e battuto tutte le disavventure... temperatura intorno allo zero, il mare di sfondo, il lago là sotto, la cava e l'aria... altro che salotto buono!
Di queste poltrone mi piace infinitamente la loro anima viaggiatrice. Oddio... mi piace... mi parte tuttora un tic dell'occhio al pensiero... però vedrete che il bilancio di emozioni legato agli spostamenti di queste due Mrs Barocche è senz'altro positivo...
Viaggio n. 1: nella disperata organizzazione di un allestimento, un paio di anni fa, mancava un elemento focale... l'idea in sé era bella (magari rivista oggi un po' troppo scontata), ma a poche settimane dalla data di inizio mancava qualcosa. La risposta arrivò di lì a poco, perché ad alcune decine di metri dai contenitori dell'immondizia che ci hanno regalato l'ormai famosa Scarpiera trovai loro, due poltrone neo-barocche enormi, sporche e pesanti come un pasto mal cucinato mangiato ad un invito non gradito. Allora avevo un magazzino per il mio lavoro... nottetempo fu il viaggio n.1.
Viaggio n. 2: non trovarono facilmente pace; dapprima piovve molto quella stagione e il ricovero di fortuna sotto una tettoia non fu più sufficiente, così dopo alcuni giorni mossero dentro una vecchia stalla.
Poi l'inaspettato viaggio n. 3, funesto come l'immediato avviso di sgombero che mi portò a liberare l'intero mio magazzino nel giro di 48 ore. Le Mrs Barocche si fecero una nuova notte all'addiaccio per poi migrare verso un laboratorio di fortuna, tanto improvvisato quanto provvidenziale.
Qui finalmente trovarono le necessarie cure.
Il viaggio n.4 verso il luogo dell'installazione non ebbe mai luogo (... quando le cose nascono sotto una cattiva stella...), ma ci fu un viaggio n.5, panoramico e divertente, che ha bilanciato e battuto tutte le disavventure... temperatura intorno allo zero, il mare di sfondo, il lago là sotto, la cava e l'aria... altro che salotto buono!
mercoledì 14 settembre 2011
REDECORATE #1 - Parola d'ordine: recupero!
Oggi, congiuntamente ai blog di Ilaria e Valentina, vi presento il proprietario di casa del nostro primo progetto. Di seguito trovate due schede con foto e planimetrie dello stato di fatto ed una breve descrizione. Più sotto potete leggere la lettera di Stefano che, come potrete capire, ci ha subito conquistato!
Ciao!
Mi chiamo Stefano, sono single, ho 30 anni e vivo a Pescara. Lavoro nel mondo dell'arredamento vintage e del re-design.
Da tempo cercavo una soluzione che mi consentisse di svolgere in comodità il mio lavoro. Adoro gli edifici con una storia (deformazione professionale), e quando mi sono imbattutto in questo appartamento inserito in un progetto di recupero industriale mi sono detto: ok! Nessuno prima di me aveva saputo apprezzare: un'unità sviluppata in lunghezza, al piano terra, con affacci inesistenti e una non buona esposizione finora avevano fatto scappare tutti i possibili acquirenti.
Ma il doppio ingresso, l'ampio spazio esterno e alcuni dettagli hanno da subito catturato la mia attenzione. Cercavo infatti la possibilità di creare un'area ad uso privato (caratterizzata da ampi spazi aperti e poca suddivisione interna) ed una zona laboratorio/atelier, il tutto condito da tanta luce e la giusta dose di riservatezza.
Il mio stile? Adoro tutto ciò che è recuperato (ovviamente), le cose con un'anima vintage, il legno, il colore in giuste dosi, il more with less e le soluzioni low cost ma d'effetto! Odio le produzioni in serie, il su misura studiato a tavolino, il laminato plastico! (anche se una punta di ikea e di buone produzioni di design non è mai da disprezzare!)
Beh... stimolante, no?! Vi aspetto allora martedì prossimo con il progetto della zona living/cucina! Tenete d'occhio i nostri blog!
Ciao!
Mi chiamo Stefano, sono single, ho 30 anni e vivo a Pescara. Lavoro nel mondo dell'arredamento vintage e del re-design.
Da tempo cercavo una soluzione che mi consentisse di svolgere in comodità il mio lavoro. Adoro gli edifici con una storia (deformazione professionale), e quando mi sono imbattutto in questo appartamento inserito in un progetto di recupero industriale mi sono detto: ok! Nessuno prima di me aveva saputo apprezzare: un'unità sviluppata in lunghezza, al piano terra, con affacci inesistenti e una non buona esposizione finora avevano fatto scappare tutti i possibili acquirenti.
Ma il doppio ingresso, l'ampio spazio esterno e alcuni dettagli hanno da subito catturato la mia attenzione. Cercavo infatti la possibilità di creare un'area ad uso privato (caratterizzata da ampi spazi aperti e poca suddivisione interna) ed una zona laboratorio/atelier, il tutto condito da tanta luce e la giusta dose di riservatezza.
Il mio stile? Adoro tutto ciò che è recuperato (ovviamente), le cose con un'anima vintage, il legno, il colore in giuste dosi, il more with less e le soluzioni low cost ma d'effetto! Odio le produzioni in serie, il su misura studiato a tavolino, il laminato plastico! (anche se una punta di ikea e di buone produzioni di design non è mai da disprezzare!)
Beh... stimolante, no?! Vi aspetto allora martedì prossimo con il progetto della zona living/cucina! Tenete d'occhio i nostri blog!
martedì 13 settembre 2011
DICONO DI ME: L'INTERVISTA CON LORENZO DI LINEA DI SEZIONE
E' tutto il giorno che cerco di ritagliarmi il tempo per scrivere questo post. Nelle ultime settimane ho trascurato il mio blog, e devo ammettere di aver sofferto la cosa.
Tuttavia oggi ogni volta che mi mettevo sul form per il nuovo post mi perdevo in pensieri, mi distraevo fra le mille notifiche, i vari account, post, gruppi e gruppetti... e so anche perché! Questa espressione "Dicono di me" mi metteva un po' a disagio... pensa un po' che cretino, io l'ho "coniata" proprio per darmi un'ironica aria VIP e farmici un'autorisata sopra... ma oggi, causa il cambio di stagione (com'era? Il tempo ciclico e l'angoscia esistenziale?), il "dicono di me" mi sembrava un fatto inutilmente autocelebrativo!
E allora vi racconto questa esperienza per quello che effettivamente è stato: un incontro davvero divertente, con una persona assai stimolante, che conoscevo -ahimè- solo superficialmente, perdendomi fino ad ora l'animo brillante, intelligente e appassionato.
E' davver bello, incoraggiante e fonte di nuova energia incontrare persone così, che sono vicine al tuo mondo, che hanno idee e modi di operare che condividi.
L'intervista con Lorenzo Rossi di Linea di Sezione non è stato un semplice parlare di me, ma è stata soprattutto un'opportunità che ho avuto di rivedere il mio lavoro attraverso l'analisi in domande del mio esperto interlocutore. Uno stimolo grandissimo che mi ha fatto vedere quello che faccio sotto un'ottica diversa, un bell'aiuto a Fare!
E allora vi lascio a questo link. dove trovate il sunto della nostra chiaccherata nel vento di scirocco... buona lettura!
Tuttavia oggi ogni volta che mi mettevo sul form per il nuovo post mi perdevo in pensieri, mi distraevo fra le mille notifiche, i vari account, post, gruppi e gruppetti... e so anche perché! Questa espressione "Dicono di me" mi metteva un po' a disagio... pensa un po' che cretino, io l'ho "coniata" proprio per darmi un'ironica aria VIP e farmici un'autorisata sopra... ma oggi, causa il cambio di stagione (com'era? Il tempo ciclico e l'angoscia esistenziale?), il "dicono di me" mi sembrava un fatto inutilmente autocelebrativo!
Non me ne voglia la famiglia per questa striscia commemorativa della stagione uscente |
E allora vi racconto questa esperienza per quello che effettivamente è stato: un incontro davvero divertente, con una persona assai stimolante, che conoscevo -ahimè- solo superficialmente, perdendomi fino ad ora l'animo brillante, intelligente e appassionato.
E' davver bello, incoraggiante e fonte di nuova energia incontrare persone così, che sono vicine al tuo mondo, che hanno idee e modi di operare che condividi.
L'intervista con Lorenzo Rossi di Linea di Sezione non è stato un semplice parlare di me, ma è stata soprattutto un'opportunità che ho avuto di rivedere il mio lavoro attraverso l'analisi in domande del mio esperto interlocutore. Uno stimolo grandissimo che mi ha fatto vedere quello che faccio sotto un'ottica diversa, un bell'aiuto a Fare!
E allora vi lascio a questo link. dove trovate il sunto della nostra chiaccherata nel vento di scirocco... buona lettura!
Iscriviti a:
Post (Atom)