giovedì 29 agosto 2013

LA RICETTA (DOPPIO-ECO) PER UNA POLTRONA DI SUCCESSO #1

Se non siete persone pallose e con troppe pretese, vi voglio dare una ricetta della quale fare tesoro. E' una di quelle trovate che fanno felice il portafoglio, l'orologio e -non ultimo- il fortunato che le realizza. Gli ingredienti sono pochi e davvero molto semplici da reperire.

Prendete la classica poltrona da cassonetto. Si scorgono solitamente nei pressi delle batterie della raccolta dei rifiuti, prevalentemente in zone periferiche cittadine o in aperta campagna; raramente se ne possono incontrare  in quartieri centrali "bene" o storici a frequentazione turistiche.

Mi raccomando di seguire la stagionalità nel vostro criterio di raccolta. L'alternanza della natura va rispettata per poter cogliere solo oggetti veramente salutari. Diffidate delle poltrone tardo autunnali... escono solitamente con la pioggia e portano con sé una struttura fragile e danni irreparabili che rendono maggiormente complicati i nostri scopi...lasciatele a mani più esperte che sicuramente passeranno dopo di voi. Fate particolare attenzione anche alle colture tardo-primaverili: non vanno lasciate troppo sul campo: sono da cogliere in fretta poiché diventano facile attacco di parassiti ed insetti, sconvenienti per accogliere le nostre stanche membra una volta in camera o soggiorno.


La poltrona sarà il pezzo forte della vostra ricetta, quindi se non siete amanti dell'autoproduzione o non avete la giusta esperienza per riconoscere le specie selvatiche, rivolgetevi al vostro rigattiere di fiducia, avrà selezionato per voi la merce migliore a prezzi senz'altro convenienti.

Una volta recuperata la vostra poltrona, ricoveratela in luogo fresco, asciutto e ben areato, lontano da polveri e generi di consumo per circa una settimana. Prendetevi del tempo per conoscerla ed osservarla e lasciatele modo di giungere a completa stagionatura. In questo periodo valutatene la qualità del rivestimento e della tappezzeria in genere: non importa quanto demodé sia, deve essere perfetta ed immacolata. Ponete particolare attenzione alle rifiniture al di sotto della seduta: è lì dove l'occhio non arriva che si celano gli interventi più importanti da fare!

La struttura presenta degli ospiti nelle loro gallerie? Nessun problema, valuatene solamente la stabilità ed assicuratevi che sia davvero solida.... tutto il resto non conta!

Ok... abbiamo la nostra base.... l'impasto sta lievitando... ci vediamo alla prossima lezione!

lunedì 26 agosto 2013

Anta makeover: da sportello a cornice

Questa frase, alla cui origine non so risalire, è stra-abusata... e ho sempre pensato che fosse anche un po' troppo sdolcinata e poco realistica. Però poi mi è capitato di incontrare una casa e delle persone che rispondono perfettamente alla situazione che descrive. Così ecco svelato il motivo di sì tanto lavorare/1 e sì tanto lavorare/2


E la perla delle perle per chiudere il nostro pseudo-tutorial: foto peggiore vs foto migliore. Che in questo caso, è vero, si somigliano decisamente! ;)

sabato 24 agosto 2013

Anta makeover - part two

Eccoci alla seconda parte del nostro parody-"""tutorial"""...

Nota semiseria: la vernice passa perché il nastro di carta ne ha viste più dell'anta stessa e perché il vetro non era affatto pulito! In condizioni normali non succede, ma lo sapete meglio di me!

Inizialmente ero partito con l'idea, date proprio le pessime condizioni del legno, di verniciare grossolanamente e poi passare la carta per asportare la vernice in alcuni parti. Arrivati a questo punto meglio lasciare così, perché l'operazione potrebbe portare a risultati sgradevolmente inaspettati...

Passo all'assemblamento e ci vediamo a lavoro finito!

giovedì 22 agosto 2013

Anta makeover - Not affiliate with the original. Parody DIY

Già detto che quando una cosa sopravvive a numerose prove di resistenza merita una seconda possibilità. E' il caso di questa anta che salvai dallo smantellamento di uno di quei classici mobili-vetrina da soggiorno (squallido) degli anni '90. La salvai per modo di dire, visto che in 24-mesi-dico-24 l'ho vista girovagare per gli angoli più disparati e remoti del giardino, garantendosi un mix alquanto eterogeneo di intemperie (che ha previsto la nevicata più abbondante degli ultimi cinquant'anni, il freddo più persistente degli ultimi trent'anni, il marzo più piovoso degli ultimi sessant'anni e le temperature più calde degli ultimi dieci. E non voglio dimenticare la grandine, che quella, si sa, quando si parla di vetri lasciati all'aperto...)

Senza svelare il progetto finale, [giusto per creare quella suspence da sceneggiato sul cinque (canale tv) alle quattro (dell'orologio) del pomeriggio dei (giorni) feriali estivi (non ne so niente io, eh!)], vediamo step by step come ti nobilito un'anta.

 

sabato 3 agosto 2013

cijecam life coach

L'aver fatto sistemare dopo anni di patimenti tutte le finestre di casa (11 per 4 stanze!), mi stimola a farvi dono di una massima di vita che ho maturato queste mattine, in cui sto riscoprendo il piacere di spalancare gli infissi appena sveglio, senza profondere sforzi sovrumani e produrre suoni urticanti per la psiche.

chiedimi pure dei fonts!

Ecco, sarebbe da attaccare alla porta di casa, in modo da ricordarsene ogni mattina uscendo. Detto questo, è ovvio che, invece, la famosa Anta non la riparerò mai...
E' sempre bene aver a portata qualcuno con cui prendersela!