Come si sbuffa per scritto? E' un dilemma che mi assilla ultimamente. Spesso vorrei riassumere le mie parole in un eloquente e tutt'altro che soave afflato. La mia vita in questi giorni si riassume in uno sbuffo. Saltuariamente di noia. Soventemente di rabbia e frustrazione. Assiduamente di dolore (fisico, neh!). Costantemente di sconforto.
Oggi per esempio, davanti a questa finestra, ho sbuffato per molteplici cause. Il primo era uno sbuffo sovente del secondo tipo (lo sbuffo frustrato), nel realizzare quella bellezza lì, a portata di passo, ma irraggiungibile. Il secondo uno sbuffo saltuario: è bastato voltarsi e trovare il nulla-di-stimoli che è la mia prigione. Il terzo è stato la rabbia: possibile pensare una fottuta finestrella alta 50x50 su un affaccio così?!?
Sarà che in tempo di carestia ogni buco è una via...
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